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L’Associazione Eco-sostenibile Aguaz ha redatto una breve analisi sull’impatto ambientale del festival musicale “Sot ala Zopa” che ha avuto luogo il 09 e l’10 settembre presso i prati del Mondin a Transacqua.
Abbiamo preso in esame 5 categorie che consideriamo le più critiche ed incidenti in termini di emissione di CO² ed abbiamo lavorato con azioni di prevenzione per limitare l’impatto ambientale dell’evento. Grazie ai dati raccolti durante l’edizione del SAZ 2010 possiamo oggi quantificare concretamente il peso dei nostri interventi, delle idee sostenibili e degli esperimenti ecologici che abbiamo messo in atto.
In sostanza siamo andati ad analizzare:
L’associazione ricreativa culturale Aguaz è nata nel 2009 dell’aggregazione di alcuni giovani provenienti dai diversi comuni della valle del Primiero. Attualmente l’associazione conta più di 40 soci di età compresa tra i 18 e i 30 anni.
Da settembre 2010 l’associazione ha deciso di intraprendere un percorso formativo studiando le principali cause di inquinamento scaturito da eventi pubblici di media portata, andando a ricercare soluzioni da sperimentare su tutta la programmazione di Aguaz dell’anno 2011 cercando di proporre eventi a basso impatto ambientale.
“Sot ala Zopa” è storicamente la prima manifestazione proposta da Aguaz e si tratta un festival musicale giunto quest’anno alla sua terza edizione. Dopo aver ospitato lo scorso anno due gruppi di calibro nazionale come i Vallanzaska e i Fratelli Calafuria, il SAZ 2011 ha visto esibirsi nella serata del sabato nientemeno che i Bud Spencer Blues Explosion, The Bastard Sons of Dioniso e i Ministri. Oltre a questo tris d’assi hanno preso parte all’evento altri 7 artisti provenienti da diverse zone del Trentino e dal Veneto e come ogni anno erano presenti alcune associazioni no-profit quali gli amici di Tra Me a TErra, Emergency, Mandacaru e Coopi che hanno partecipato con la promozione e la vendita del proprio merchandising e l’organizzazione di un aperitivo etnico con bevande e piatti tipici preparati da dei rappresentanti delle realtà straniere che vivono in Primiero.
Rispetto alle scorse edizioni l’affluenza di pubblico è triplicata radunando complessivamente nelle due serate circa 4000 persone ed anche questo è un dato interessante da tenere in considerazione per l’analisi dell’impronta ecologica del festival.
In sostanza si tratta di una manifestazione dove la musica viene proposta come collante tra il divertimento e la sensibilizzazione a tematiche di carattere ambientale, di solidarietà, integrazione e volontariato.
Come detto in precedenza abbiamo studiato le seguenti problematiche.
Non avendo purtroppo grossi mezzi a disposizione per una valutazione scientifica abbiamo fatto una stima delle macchine posteggiate nei pressi dell’area concerto.
Sono state stimate circa 400 automobili, 130 il venerdì e oltre 200 il sabato posteggiate negli spazi riservati e lungo la strada. Risulta impossibile però verificare con precisione da dove provenissero per una stima del chilometraggio dettagliata. In base alle targhe abbiamo potuto constatare la presenza di un cospicuo pubblico proveniente dalle province di Brescia e Milano, in particolare nella serata del sabato.
Ciò che invece possiamo stimare con maggior precisione è il chilometraggio fatto dai gruppi e dal service audio-luci per raggiungere la nostra valle.
Sei gruppi infatti provenivano da fuori valle, i gruppi principali da Milano e Roma ed i fonici da Riva del Garda. Tutti hanno raggiunto l’area del festival con mezzi propri, chi con furgoni chi con più di un veicolo ad eccezione di Schiavocampo, cantautore milanese dal grande spirito ecologico che ha raggiunto il Primiero con i mezzi pubblici e la propria chitarra in spalla…massimo rispetto! Analizzando nel dettaglio è risultato che i 3 operatori di palco ed i musicisti hanno percorso 3242 km complessivi tra andata e ritorno.
Al pubblico e ai gruppi vanno poi aggiunti i spostamenti dei soci e delle associazioni presenti per raggiungere la zona del festival, per trasportare il materiale e le strutture necessarie alla realizzazione che ammontano a circa 450km.
Per ovviare a questa problematica Aguaz ha promosso l’uso del mezzo ecologico per eccellenza, la bicicletta, offrendo la prima consumazione a tutti gli amanti dei pedali ed abbiamo predisposto un Bici Park che ha ospitato 17 bici il venerdì e 28 il sabato.
Con quest’iniziativa abbiamo ridotto la presenza di circa 40 automobili per un risparmio di emissione CO² stimata pari a 32 kg.
La totalità degli alimenti e delle bevande sono state acquistate in valle alla Coop Trentino di Primiero e alla Cantina Cesari di Fiera.
Gli stessi negozi però si rifornisco rispettivamente a Trento e a Feltre quindi non possiamo di certo considerare di aver lavorato a chilometri zero.
Abbiamo però utilizzato materie prime di origine biologica per quanto riguarda la realizzazione dell’Aperitivo Etnico ed abbiamo avuto la massima attenzione al rispetto della filiera corta. Sono stati infatti utilizzati pasta di salsiccia (luganega), wurstel e speck del gruppo “Filiera Agroalimentare Trentina”, prodotti a Castelnuovo dalla lavorazione della carne di suino nazionale. Sempre dalla vicina Valsugana e più precisamente da Ospedaletto proveniva la birra Fravort, mentre a veri chilometri zero abbiamo acquistato il formaggio prodotto nel Caseificio Comprensoriale di Primiero, realizzato con il latte degli allevamenti della valle
Durante l’edizione 2010, non applicando alcuna raccolta differenziata ne tantomeno alcuna azione di prevenzione ambientale, erano stati prodotti 3300 litri di indifferenziato, vale a dire 3 m³ di immondizia da smaltire.
Abbiamo ridotto a monte la massa di rifiuti acquistando prodotti sfusi, in imballaggi cartacei e dunque riciclabili ed acquistando quasi la totalità delle bevande in fusti o vetro con la formula del vuoto a rendere.
Da un analisi fatta durante le manifestazioni precedenti dove era risultato che il 90% dei rifiuti prodotti erano bicchieri usa e getta, abbiamo provveduto all’acquisto di 1300 bicchieri di plastica lavabili e riutilizzabili e di conseguenza al sistema Spull Boy per il lavaggio stesso.
Sono stati usati inoltre tovaglioli certificati FSC e vaschette in mater-bi compostabili per il servizio dei panini e delle patatine fritte.
Al termine della manifestazione i contenitori sono stati svuotati e controllati da alcuni soci, i rifiuti sono stati divisi per categoria e stoccati negli appositi sacchi garantendo una seria raccolta differenziata
Complessivamente sono stati prodotti 260 l di rifiuto organico, 750 l di multimateriale (vetro-plastica-alluminio), 420 l di carta, 120 l di indifferenziato per un totale di 1550 l, circa 1,5 m³ di rifiuti.
Con il solo acquisto dei bicchieri riutilizzabili siamo riusciti a ridurre la massa totale di rifiuti del 47% e grazie ad un’attenta differenziata solo il 7,7% del residuo solido prodotto non è riciclabile o biodegradabile.
L’evento è stato promosso massicciamente sulla rete con oltre 7000 segnalazioni on-line, tramite il sito dell’associazione e un nuovo sito internet dedicato che in meno di due mesi ha superato le 3000 visite, un video promo su YouTube, pagine sui social network Facebook e Twitter e comunicati stampa pubblicati sui principali siti di musica live. SotAlaZopa era inoltre presente sul libro appuntamenti e sul sito dell’Apt locale, è stato più volte passato in rubrica appuntamenti su Radio Primiero, Radio Capital e Radio DeeJay, è uscito con due articoli sul quotidiano “Il Trentino” e con uno su “l’Adige” e il quotidiano on-line “La Voce del Nord-Est”.
Per quanto riguarda la pubblicità cartacea, in controtendenza con lo spirito sostenibile della manifestazione, abbiamo aumentato le unità di stampa rispetto allo scorso anno con 3500 volantini e 200 manifesti A3. I primi 2000 volantini sono stati stampati a fine luglio in formato A6 evitando i pieni di colore durante la lavorazione grafica e sono stati distribuiti coprendo le provincia di Treviso. I 1500 pieghevoli in formato A4 sono stati distribuiti dal 20 agosto in poi coprendo Primiero, Trento, Valsugana, Val di Fiemme, Val di Fassa e la provincia di Belluno.
Tutto il materiale pubblicitario è stato stampato su carta riciclata certificata FSC, ovvero da fonti gestite in maniera responsabile.
L’alimentazione dell’impianto audio-luci, della rete di illuminazione e la corrente necessaria per il funzionamento di alcuni elettrodomestici da cucina (freezer, frigorifero, thermos, affettatrice) proveniva interamente dalla rete idroelettrica di A.C.S.M s.p.a, ed il consumo complessivo delle due giornate ammonta a 480 khw . In questo caso il consumo di elettricità è stato superiore rispetto all’edizione 2010, probabilmente a causa dell’impianto luci sul secondo stage (non presente al SAZ 2010) e di un maggior numero di fari alogeni rispetto ai normali neon usati lo scorso anno per l’illuminazione dei vari stand.
In termini di comunicazione possiamo dire di avere fatto dei notevoli passi avanti con una pubblicità on-line studiata ed efficace. Pur avendo aumentato l’uso della pubblicità cartacea, siamo estremamente soddisfatti di questa scelta visto il ritorno in termini di partecipazione, triplicata rispetto all’edizione del SAZ 2010. Siamo infatti convinti che la cosa più importante sia avere un pubblico numeroso ed informato su tutte le buone pratiche ambientali che andiamo a sperimentare durante il festival, questo dona originalità alla manifestazione ed è allo stesso tempo un forte gancio pubblicitario ed un marchio di notorietà per le edizioni future.
Siamo inoltre appagati dall’utilizzo della bicicletta e dal sistema di promozione dello stesso, promosso solamente tramite internet. In linea con l’idea del bus-navetta sviluppata durante “SiegaDura Rock”, il festival invernale che ogni anno Aguaz organizza presso l’ex-segheria comunale di Imer, abbiamo deciso di incentivare l’uso del mezzo ecologico per eccellenza offrendo gratuitamente a tutti i ciclisti la prima consumazione.
Ma il risultato sicuramente più significativo è quello ottenuto con l’utilizzo dei bicchieri in plastica lavabile. Riuscire infatti a dimezzare la massa totale del residuo prodotto ed allo stesso tempo triplicare la partecipazione all’evento è sicuramente il fiore all’occhiello di tutta la manifestazione. Inoltre, dopo il risultato ottenuto al “SiegaDura Rock”, abbiamo potuto constatare anche questa volta di quanto sia importante fare una meticolosa raccolta differenziata. Rispetto al SAZ 2010 infatti, il 93% dei rifiuti prodotti è riciclabile o biodegradabile.
Riteniamo di aver fatto il possibile per le risorse economiche a nostra disposizione, tuttavia si può ancora migliorare soprattutto su alcune problematiche.
In primo luogo sicuramente sulla mobilità. Viviamo in una valle molto chiusa, con pochi sbocchi verso esterno e non raggiungibile comodamente con i mezzi pubblici e questo è un grosso handicap. Per limitarne l’impatto si potrebbe pensare all’organizzazione di corse in autobus dai centri urbani più vicini, iniziando a raccogliere adesioni con alcuni mesi di anticipo cercando così di evitare lo spostamento di troppe automobili e contribuendo ad abbassare ancora la quantità di CO² prodotta.
Riguardo alla reperibilità dei generi alimentari, dovremmo lavorare maggiormente a chilometri zero con le risorse presenti in valle. E’ però complicato acquistare alimenti prodotti a Primiero dal momento che sono poche le aziende riconosciute legalmente che commerciano beni alimentari in maniera diretta. Pensiamo solo all’impossibilità di acquistare latte prodotto dalle nostre vacche perché totalmente utilizzato nella lavorazione casearia.
In merito all’energia invece, sarebbe interessante sperimentare un impianto di alimentazione fotovoltaico in quanto più “pulito” ed indipendente dalla rete elettrica pubblica. In Italia esiste un servizio di questo genere, già utilizzato da diversi artisti di calibro nazionale e con i finanziamenti necessari potrebbe essere un’idea da mettere in pratica in occasione del festival “Sot ala Zopa 2012″ .
Sarebbe anche molto interessante aderire all’ iniziativa provinciale “Manifestazione ClimAmica”, già sperimentata sul Festival dell’Economia, per analizzare nel dettaglio l’impatto ambientale del SotAlaZopa 2012 ed essere più precisi e di conseguenza più attenti nel limitare le principali cause di inquinamento.
In conclusione riteniamo di poter crescere ancora in quest’ottica, lavorando con dedizione e spirito di innovazione, ricercando soluzioni nuove ed ottimali nei diversi contesti che andremo ad affrontare.
Nicolò Simoni
Referente Aguaz per la sostenibilità